I soci di Frequenze Visive si fanno conoscere attraverso RdB Magazine.
Questa volta è Cinzia Clemente a raccontare del suo rapporto con l’arte, in particolare quella fotografica.
“Da sempre attratta dalle arti visive, sono da anni allieva di un’artista locale che mi ha insegnato a esprimere la mia percezione del mondo attraverso la pittura a olio.
Nel 2010, quasi per caso, ho partecipato a uno dei viaggi fotografici organizzati dall’associazione Frequenze Visive, che da sempre ne caratterizzano l’attività. In quell’occasione ho avuto la possibilità di visitare la splendida e vivace città di Istanbul e di condividere la passione con cui i soci di Frequenze Visive si dedicano alla fotografia. Per dire la verità, all’inizio è stato proprio il loro entusiasmo ad attrarmi verso il mondo della fotografia che per me era del tutto nuovo; successivamente ho scoperto che la fotografia ha moltissimi punti in comune con la pittura: per entrambe gli elementi fondamentali sono la luce, il punto di ripresa, l’armonia della composizione, l’equilibrio cromatico e di ombre e luci.
Da quando ho iniziato a fotografare è cambiato il mio modo di vedere la realtà, è come se avessi acquisito una maggior “consapevolezza fotografica”: ogni giorno scatto tantissime foto solo con gli occhi, immaginando quale sarebbe il risultato fotografico del mondo che mi circonda e della mia interpretazione dello stesso. Non sono una patita della tecnica, per iniziare a fotografare mi è bastato procurarmi una reflex, non troppo ingombrante, che mi piace avere con me ogni volta che mi è possibile.
Come fotografa mi considero ancora agli inizi, ma comincio a identificare il mio stile. Prediligo le foto dei volti, sia nei ritratti, sia colti per strada, l’intensità degli sguardi e le storie che le varie espressioni delle persone lasciano intuire. Così come in pittura, anche nella fotografia per me è molto importante il messaggio che si vuole comunicare con la propria opera, sia esso esplicito o anche solo simbolico. Mi piace nelle mie foto catturare anche gli attimi più banali della vita di tutti i giorni, cercando di evidenziare il valore delle piccole cose e di cogliere la poesia nei più semplici gesti quotidiani.
Un fotografo famoso da cui mi piace trarre ispirazione è Izis, il grande reporter francese, di cui ho visto di recente una bella mostra a Firenze, al Museo Nazionale Alinari della Fotografia. Di Izis mi piace molto il sentimento di profonda umanità con cui si poneva dietro la macchina fotografica, la sua capacità di trovare la poesia anche nella quotidianità più semplice, il grande rispetto verso i suoi soggetti, anche i più umili, ritratti sempre con dignità.
Un tema ricorrente nelle mie fotografie e che fa parte della mia ricerca artistica è l’esplorazione dei momenti della solitudine. La solitudine ai giorni nostri è per lo più evitata e ha una connotazione negativa e malinconica. A me piacerebbe, attraverso i miei scatti, riscattare l’idea che comunemente si ha della solitudine e trasmetterne anche gli aspetti positivi che essa comporta, come momento d’introspezione e di confronto con se stessi, come spazio di libertà dai condizionamenti che il vivere a contatto con le altre persone necessariamente ci impone.
In questo senso, la foto più rappresentativa del mio attuale percorso fotografico è la “Bicicletta ad Amsterdam al crepuscolo” che, simbolicamente, rimanda ai temi della solitudine e della luce che accarezza e definisce tutte le cose. Nello stesso tempo il mio intento è anche quello di restituire importanza e nobiltà al mezzo di trasporto che più amo, per il senso di libertà che riesce a dare, per la possibilità che offre di arrivare ovunque, anche laddove le auto non possono, e per il fatto che rappresenta uno stile di vita più minimal e più green verso il quale mi auguro che la nostra società possa evolvere in un futuro prossimo.”
RdB Magazine esce mensilmente e si trova nelle edicole e negli esercizi commerciali della riviera del Brenta.