Spesso estirpiamo ciò che di commestibile cresce naturalmente sui nostri suoli, per far posto a prodotti meno sani, meno buoni e molto più costosi, in termini di risorse impiegate per produrli.
Ma se guardassimo con più curiosità ciò che calpestiamo tutti i giorni, scopriremmo un mondo ricchissimo, fatto di piante, erbe e fiori spontanei; non erbacce infestanti, o male erbe come solitamente vengono considerate, ma “verde” utile, anche se solo un po’ disordinato.
L’ uso delle piante selvatiche in cucina, non rimanda esclusivamente a tradizioni gastronomiche in parte dimenticate, ma anche e soprattutto ad uno stile di vita in armonia con la natura, perché scegliendo ciò che mangiamo, possiamo adottare comportamenti etici e sostenibili.
Le immagini esposte fanno parte di un lavoro più ampio sulle piante spontanee del nostro territorio e sul loro impiego in cucina. Alcune non sono più così diffuse, altre sono specie protette, altre ancora fanno sempre più fatica a conquistarsi il loro spazio vitale. Sono convinta che il rispetto per le cose nasca dalla conoscenza e che una passeggiata a naso in giù potrebbe far scoprire a molti un mondo sorprendente.
Salvaguardare la biodiversità significa mantenere l’equilibrio di ecosistemi sempre più fragili e minacciati. Sono tante le cose che possiamo fare per rispettare il nostro ambiente e il nostro territorio, e anche scegliere consapevolmente ciò che mangiamo è un atto di responsabilità e di salvaguardia.