Frequenze Visive, con il patrocinio dell’Assessorato alla cultura del Comune di Vigonovo, ed il sostegno di BCC Patavina, è lieta di invitarvi a ESPLORAZIONI 2022
Programma
Silvia Camporesi – Il presente fotografico. Incontro con l’autrice.
Giovedì 9 giugno – h.21:00 – ingresso gratuito
Palazzo Campiello – Via Veneto nr.5 – Vigonovo
Il primo appuntamento della rassegna sarà con Silvia Camporesi che ci descriverà il nostro presente fotografico attraverso un racconto tra i linguaggi e le ultime tendenze contemporanee. Il tutto senza tralasciare importanti spunti su come azionare la nostra creatività di fotografi.
Biografia
Silvia Camporesi (Forlì, 1973). Laureata in filosofia, attraverso i linguaggi della fotografia e del video costruisce racconti che traggono spunto dal mito, dalla letteratura, dalle religioni e dalla vita reale. Negli ultimi anni la sua ricerca è dedicata al paesaggio italiano.
Dal 2004 tiene personali in Italia – Dance dance dance al MAR di Ravenna nel 2007, Planasia al Festival di Fotografia Europea di Reggio Emilia nel 2014, Genius Loci al MAC di Lissone nel 2017 – e all’estero – À perte de vue alla Chambre Blanche in Quebec nel 2011; 2112, al Saint James Cavalier di Valletta nel 2013, Atlas Italiae esposto all’Abbaye de Neumünster in Lussemburgo nel 2015, all’Art Musing di Mumbai nel 2017 e al Desfours Palace di Praga nel 2018.
Fra le collettive ha partecipato a: Italian camera, Isola di San Servolo, Venezia nel 2005; Con gli occhi, con la testa, col cuore al MART di Rovereto nel 2012, Italia inside out a Palazzo della Ragione, Milano nel 2015, Extraordinary visions al MAXXI a Roma nel 2016 e al Kolkata centre di Calcutta nel 2019; the quest of Happiness al Serlachius Museum di Mantta in Finlandia. Nel 2007 ha vinto il Premio Celeste per la fotografia; è fra i finalisti del Talent Prize nel 2008 e del Premio Terna nel 2010; ha vinto il premio Francesco Fabbri per la fotografia nel 2013, il premio Rotary di Artefiera 2015, il Premio BNL 2016 e il Premio Cantica21 nel 2020.
Ha pubblicato sette libri: La Terza Venezia (Trolley, 2012); Journey to Armenia (Quaderni di Gente di Fotografia, 2014), Atlas Italiae (Peliti Associati, 2015), Il mondo è tutto ciò che accade (Danilo Mntanari Editore, 2019), Doppio sguardo (Contrasto Books, 2019), Circular view (Skirà, 2020), Domestica (Poscart, 2020). Affianca l’attività artistica all’insegnamento. Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private, tra le quali: MAXXI, Roma; MART, Rovereto; Gruppo BNL, Milano.
www.silviacamporesi.it
In caso di maltempo l’evento si svolgerà presso la Sala Polivalente del Municipio in via Veneto nr.2 a Vigonovo.
Salotto letterario di Frequenze Visive: La Lunga strada di sabbia – Pier Paolo Pasolini
Lunedì 13 giugno – h.21:00 – ingresso gratuito
Villa Zanon (sede Comune di Vigonovo) – Via Veneto nr.2 – Vigonovo
Se finora avete sempre trovato una scusa per non leggere libri, noi vi diamo l’opportunità per iniziare a farlo.
La fotografia è cultura e poter condividere con altri impressioni, dubbi, riflessioni è il metodo migliore per superare la pigrizia e diventare fotografi più colti e consapevoli.
“La Lunga strada di sabbia” – Pier Paolo Pasolini sarà il libro protagonista del nostro incontro condotto da Silvia Pasquetto.
Figo! Voglio venire. Come funziona ?
Leggi il libro o vieni a sentire le impressioni di chi lo ha letto.
Non basta solo scattare per crescere. La fotografia è filosofia, è riflessione, è un insieme di storie incredibili e di scatti stupefacenti che per essere compresi meglio non possono prescindere dal leggere..
Vogliamo sentire la tua voce!
Ognuno può dare un prezioso contributo con la propria testa!
Ti aspettiamo!!!!!!
Descrizione
L’autore si abbandona a momenti di vera e propria gioia percorrendo, al volante di una Fiat 1100, la «lunga strada di sabbia» tra il giugno e l’agosto del 1959.
Un viaggio da V entimiglia a Palmi e poi, spinto da una specie di «ossessione deliziosa», fino al comune siciliano più meridionale, per risalire infine la costa orientale e arrivare a Trieste. A La Spezia, da dove parte per San Terenzo e Lerici, sente che sta per avere inizio una fra le domeniche più belle della sua vita; a Livorno, non lascerebbe mai «l’enorme lungomare, pieno di ragazzi e marinai, liberi e felici»; e, finalmente, al Circeo: «Il cuore mi batte di gioia, di impazienza, di orgasmo. Solo, con la mia mille-cento e tutto il Sud davanti a me. L’avventura comincia».
A commissionargli il viaggio è stata la rivista «Successo», che pubblicherà il reportage in tre puntate fra luglio e settembre, e Pasolini, spiaggia dopo spiaggia, incontra amici intellettuali e personaggi noti, si lascia incantare dalla gente semplice dei paeselli più remoti (a Portopalo «la gente è tutta fuori, ed è la più bella gente d’Italia, razza purissima, elegante, forte e dolce») e, portandosi in giro il suo entusiasmo per la scoperta, il suo sguardo emozionato e insieme acuto di futuro regista, annota scorci e impressioni tanto potenti da restituirci un quadro dell’Italia di allora: un’Italia in cui il boom economico, solo presagito, non riesce ancora ad avere la meglio sulla felicità del sogno pasoliniano d’innocenza.
Francesca Della Toffola – Fotografia autobiografica. Incontro con l’autrice.
Mercoledì 15 giugno – h.21:00 – ingresso gratuito
Palazzo Campiello – Via Veneto nr.5 Vigonovo
“La mia fotografia è riflessione su se stessi, è un continuo specchiarsi-spezzarsi. Quando ci si guarda allo specchio ci si vede sempre a metà (non vedi quello che c’è dietro di te e nemmeno quello che c’è dentro di te), a volte solo pezzi confusi e rotti. Ogni volta con l’autoritratto si rinnova questa frattura di sé per poi ricomporsi nell’immagine finale”.
Il terzo appuntamento della rassegna sarà con Francesca Della Toffola.
Dopo la visione di alcune immagini di “THE BLACK LINE SERIES”, primo progetto e primo libro che raccoglie il lavoro fotografico sulla linea nera e in particolare sull’autoscatto realizzato tra il 2001 e il 2008, Francesca Della Toffola ci presenterà il libro “ACCERCHIATI INCANTI”, vincitore del Premio Hemingway 2018. Questo secondo libro (2010-2017) presenta un ulteriore approfondimento sul tema dell’autoritratto, ora libero e imbrigliato nella natura, e lo studio sulla forma circolare dell’inquadratura che ingloba il corpo mimetizzandolo con il paesaggio.
Infine alcuni cenni sul recente libro “APPARIZIONI PER TESTARDI PICCHI”, sorta di diario nato dall’esperienza in Residenza d’Artista a Villa Greppi, nel luglio-agosto 2020.
Biografia
Francesca Della Toffola nasce a Montebelluna nel 1973. Laureata in lettere moderne si specializza, in seguito, presso l’Istituto Italiano di Fotografia di Milano. Dopo un iniziale interesse verso la macrofotografia esplora il linguaggio fotografico: la ricerca sui materiali, la scoperta della linea nera e la riflessione sull’autoritratto. Nel 2009 pubblica il libro fotografico “The black line series”, nel 2018 “Accerchiati incanti”, grazie al quale riceve il Premio Hemingway 2018. Nel 2021 pubblica il diario della Residenza d’Artista a Villa Greppi: “Apparizioni per testardi picchi”.
Ha realizzato mostre collettive e personali. Sue fotografie fanno parte di collezioni private e pubbliche, tra le quali l’Archivio Zannier, l’Archivio Storico Fotografico della Galleria Civica di Modena e l’Archivio Nazionale dell’Autoritratto Fotografico di Senigallia. É curatrice della manifestazione “Trevignano Fotografia” giunta alla dodicesima edizione. Insegna storia e tecnica della fotografia negli Istituti superiori.
www.francescadellatoffola.it
In caso di maltempo l’evento si svolgerà presso la Sala Polivalente del Municipio in via Veneto nr.2 a Vigonovo.
Una giornata con Roberto Kusterle – Visita formativa con l’artista.
Sabato 25 giugno – h.12:00 – posti limitati su prenotazione
Musei Provinciali di Gorizia, Palazzo Attems Petzenstein.
Il quarto appuntamento della rassegna sarà un’uscita formativa rivolta ai soci di Frequenze Visive presso i Musei Provinciali di Gorizia alla mostra “Compendium” di Roberto Kusterle, che ci accompagnerà personalmente alla sua retrospettiva e sarà la “speciale” guida riservata per il nostro gruppo.
La visita sarà aperta ad un numero massimo di 25 iscritti, con prenotazione obbligatoria entro il 20/06/22.
Programma della giornata:
- ore 12:00 ritrovo presso Trattoria Turri – Piazza Sant’Andrea, 11 – 34170 Gorizia e pranzo con l’autore;
- ore 15:00 visita alla mostra presso Musei Provinciali di Gorizia, Palazzo Attems Petzenstein – Piazza E. De Amicis, 2 – Gorizia;
Ingresso alla mostra:
Biglietto intero > 6 euro
Biglietto ridotto > 3 euro (ragazzi tra i 18 e i 25 anni; gruppi di almeno 10 persone; nuclei familiari con minorenni; soci Icom; soci Coop; soci Cec).
La giornata è aperta esclusivamente ai soci di Frequenze Visive, il costo della tessera di iscrizione è di 15 euro.
A carico dei partecipanti: spostamento con mezzi propri e pranzo.
Compendium – Musei Provinciali di Gorizia
La prima mostra antologica dedicata all’opera di Roberto Kusterle (Gorizia, 1948) muove dalle fotografie ai sali d’argento dei primi anni Ottanta del Novecento, nelle quali si possono già riconoscere i temi della poetica kusterliana: il corpo umano, la simbiosi con la natura, la caducità. Segue la fase della pittura informale d’impronta materica, con sconfinamenti nella scultura e nell’installazione, anche temporanea. Il carattere provvisorio di quest’ultima spinge Kusterle verso il video (in mostra sono proiettati tutti i suoi cortometraggi) e la fotografia, che diverrà il mezzo privilegiato col quale dare corpo alle visioni della sua fantasia.
I cicli analogici – Riti del corpo, Anakronos, Una mutazione silente – segnano l’esito di un’intensa sperimentazione delle tecniche di sviluppo della pellicola in camera oscura e di accuratissime verifiche condotte prima dello scatto e documentate in mostra da inediti materiali di studio. Nascono fotografie di rara intensità emozionale, sostenute da una calibrata composizione e da un’attenta regia luministica, dove le gradazioni di grigio, solo in apparenza monocrome, si arricchiscono di sfumature di colore. Il progressivo approdo alla fotografia digitale consente a Kusterle di sviluppare nuovi cicli – I segni della metembiosi, Abissi e basse maree, Morus nigra, Zoóxylos, Corpus ligneum, Echo, Cartacei, Il tempo delle cose – e di lavorare sul grande formato. In mostra non mancano momenti di confronto con la tradizione artistica, sia con la recente opera Ad fontem ispirata all’Aquileia tardoantica, sia con i cicli Mutabiles nymphae e Le spose del mare in aperto dialogo con la decorazione settecentesca del palazzo. A Teho Teardo si deve infine la musica originale che accompagna La sacra tovaglia.
Biografia
Roberto Kusterle nasce a Gorizia nel 1948, dove tuttora vive e lavora.
Attivo dagli anni Settanta nel campo delle arti visive, si dedica alla pittura e alle installazioni fino all’incontro con la fotografia, che elegge strumento ideale della propria ricerca espressiva.
Le sperimentazioni degli anni successivi portano alla luce i temi essenziali della sua poetica: la continuità tra il mondo umano, animale e vegetale, il ruolo mediatore del corpo, la negazione dello sguardo, l’esercizio costante dell’ironia, dell’ambiguità e dello spiazzamento per dare forma a un’idea e stimolare l’osservatore a interrogarsi.
L’uso della fotografia è finalizzato a mantenere viva la tensione tra finzione e realtà. L’approccio dell’artista allo strumento è molto personale; lo scatto, infatti, rappresenta solo l’ultima azione di un percorso creativo complesso e articolato.
www.robertokusterle.it
Parole d’autore: Marino Neri – La Tempesta, Oblomov Edizioni
Sabato 2 luglio – h.19.00 - ingresso gratuito
Villa Zanon (sede Comune di Vigonovo) – Via Veneto nr.2 – Vigonovo
Presentazione della graphic novel “La Tempesta” – Modera: Sara Patron
Una “panne” e un temporale improvviso, una villa a ridosso di un lago e un dipinto enigmatico, un giovane uomo e una coppia di mezza età che si incontrano. L’arrivo imprevisto modifica gli equilibri e fa scoccare la scintilla di una disperazione soffocata per troppo tempo.
Sotto il ritmo di una pioggia incessante, nel breve giro di una notte in tempesta, una escalation di accadimenti condurrà al più tragico e antico dei rituali umani e alla perdita dell’innocenza del protagonista.
Biografia
Marino Neri è nato a Carpi nel 1979.
Dopo le graphic novel Il re dei fiumi (Kappa edizioni, 2008) e La coda del lupo (Canicola, 2011), tradotti in Francia e Corea, nel 2012 vince il premio “Nuove Strade” di Napoli Comicon e del Centro Fumetto Andrea Pazienza come miglior talento emergente. Ha collaborato con vari quotidiani e riviste, da Il Sole 24 ore, a Internazionale da Le Monde a Linus.
Del 2016 Cosmo (Coconino Press Fandango) e del 2018 L’incanto del parcheggio multipiano (Oblomov).
Nel 2019 pubblica Nuno salva la luna (Canicola) il suo primo fumetto per bambini.
A marzo 2022 è uscito il suo ultimo Graphic Novel “ La Tempesta” Oblomov edizioni.
marinoneri.com
Cosmo – Un concerto universale
Sabato 2 luglio – h.21.00 - ingresso gratuito
Villa Zanon (sede Comune di Vigonovo) – Via Veneto nr.2 – Vigonovo
Esplorazioni 2022 si chiuderà con lo spettacolo teatrale “Cosmo – Un concerto universale” di exVuoto teatro e Mattatoio5.
Cosmo è un concerto/spettacolo che nasce dalla graphic novel omonima di Marino Neri e si propone di condurre il pubblico nell’universo di Cosimo, il protagonista. È una fuga alla ricerca di domande, con lo sguardo sempre rivolto alle stelle, là dove universo personale e universo celeste si incontrano. Qual è il nostro destino? Cosa succede quando “esplode una stella dentro di noi”?
Nella graphic novel il mondo interiore del protagonista è in continuo dialogo con l’universo fisico e concreto; l’uno si rispecchia nell’altro, creando un universo al tempo stesso concreto e spirituale, fisico e virtuale. Se l’universo racchiude la nostra storia, non solo di esseri umani, ma di esseri punto e basta, se tutto pare essere collegato da regole antichissime, seppur scientifiche, allora è davvero un cosmo ordinato questo spazio in cui viviamo, o la nostra esistenza è solo apparentemente ordinata, regolata, comprensibile, mentre le forze che vi agiscono intorno portano al caos, all’imprevedibile? Come nella odierna teoria astrofisica delle stringhe, possiamo sperare ed essere consapevoli che le stelle racchiudano il segreto della conoscenza: ordine e disordine convivono assieme; dolore e piacere non sono scissi; fortuna e sfiga sono la stessa cosa. Cosimo lo ha imparato: non esiste un ritorno se non decidi di partire. Il protagonista è un ragazzo divergente, laterale: è un reietto, un dimenticato. È solo, in perenne ricerca. Come il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry, Cosimo ci indica una direzione esistenziale imprecisa, ma chiarissima in questo nostro camminare sulla Terra. Il percorso dall’individuale al collettivo, dal dentro al fuori, conduce il pubblico nell’universo musicale di Cosmo. L’esperienza individuale risolve la solitudine in un incontro con gli altri. Come il Piccolo Principe, Cosimo avrà una volpe come possibile compagna di viaggio. Ma Cosimo non è il Piccolo Principe …
La musica e la voce conducono gli spettatori in un mondo introspettivo: l’universo come specchio del nostro mondo interiore e viceversa. La sinergia tra musica e spazio infinito dipingono, come in un affresco contemporaneo, la dicotomia tra leggerezza dello spirito e concretezza del corpo.
Sullo sfondo sono proiettate immagini tratte dalle illustrazioni di Marino Neri, per amplificare il messaggio delle parole e della musica, per dare concretezza all’universo che tutti i linguaggi messi in campo concorrono a disegnare. Il layout del fondale nello spazio scenico è, quindi, composto da elementi stratificati che ricalcano lo stile grafico e il paesaggio della graphic novel, creando un paesaggio legato agli eventi sonori e narrativi.
La visione di fronte a cui si trova lo spettatore è densa di significati, è simbolica e concreta allo stesso tempo. È in tutti i sensi allegorica, secondo la tradizionale interpretazione di Auerbach.
Crediti
drammaturgia e voce: Andrea Dellai
drammaturgia musicale: Mattatoio5
scenografie digitali: Marino Neri
regia: Tommaso Franchin
Biografia: exVuoto teatro
exvUoto teatro costruisce relazioni. exvUoto teatro costruisce relazioni attraverso le storie che racconta. Cerchiamo e troviamo storie ovunque e siamo convinti che grazie a queste si possa ritessere il tessuto della società in cui viviamo. Creiamo spettacoli come se fossero fiabe contemporanee, per guardare il nostro mondo da un po’ più lontano o da un altro punto di vista. Ci piace immergerci nella contemporaneità e poi saltarne fuori, come i delfini dall’acqua del mare: che sanno giocare e predare. Mescoliamo linguaggio poetico e mitologia popolare. Parliamo con i giovanissimi e alle generazioni prima della nostra. Respiriamo al tempo del gioco. Inseguiamo la leggerezza.
“Che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore. […] La leggerezza per me si associa con la precisione e la determinazione, non con la vaghezza e l’abbandono al caso.”
[Italo Calvino]
Per noi il teatro è una chiave di lettura per il reale: spesso e volentieri usciamo dal teatro e raccontiamo i luoghi e le città con lo sguardo di chi li vede per la prima volta.
Incontriamo le persone, cerchiamo e creiamo relazioni con gli abitanti di un quartiere, di un paese di una città, di una fabbrica, con l’ambizione di ricostruire, insieme a loro, il tessuto sociale della loro comunità.
www.exvuototeatro.it
Biografia: Mattatoio5
Mattatoio5 nasce nel 2013 dagli ascolti e dalle visioni sull’arte di Davide Truffo (chitarra),Filippo De Liberali (synth, programming, visual) e Tommaso Meneghello (voce, basso). Post-rock, dark wave e i linguaggi dell’elettronica sono le principali ispirazioni della band, sonorità che si combinano con performance teatrali, coreografie, poesia e visual per creare esperienze immersive.
Il trio incide il primo album Cheap Pop nel 2015, recensito da Rockit.it come “un’avventura nello spazio, parabola di un viaggio indotto per sfuggire alla realtà e alle alternative non percorse (…), un cammino spirituale volto alla ricerca di un’esistenza migliore”.
Amanti delle arti visive e performative, a partire dal 2017 i membri di Mattatoio5 riversano la loro creatività nei territori multimediali, partecipando alla creazione di sonorizzazioni e background video per opere come Fix Me – racconto per immagini e memorie sul tema dell’Alzheimer con Vasco Mirandola e Samuela Barbieri; A Morsi (2019) – viaggio nei testi della nuova poesia con Vasco Mirandola; Salomè (2019) – con la poetessa Adeena Karasick.
Registrato al Lesder Studio di Tommaso Mantelli, il secondo disco di Mattatoio5 – Escapes (2021) – è prodotto e mixato da Amaury Cambuzat (Ulan Bator, Faust). Accolto come una “conferma matura e personale in grado di suscitare forti vibrazioni emotive” (Impatto Sonoro), il nuovo lavoro discografico vede le collaborazioni di Romina Salvadori – già vocalist nella band EstAsia, Adeena Karasick e Bernardino Carbone alla batteria acustica.
Nel 2021, Mattatoio5 invita alcuni ospiti di eccellenza a interpretare due brani estratti da Escapes: Rat Race e The Gutters; rilette nei remix a cura di Amaury Cambuzat, Silent Panda | Deadly Panda (moniker di Luca Giovanardi, chitarra e voce dei Julie’s Haircut) e del dj e producer Howie B, le tracce sono raccolte in Rat Race EP.
www.mattatoio5band.com
In caso di maltempo l’evento si svolgerà presso la Sala Polivalente del Municipio in via Veneto nr.2 a Vigonovo.
Per info: info@frequenze-visive.it