Frequenze Visive, con il patrocinio dell’Assessorato alla cultura del Comune di Vigonovo, è lieta di invitarvi a
ESPLORAZIONI – INCONTRI RAVVICINATI CON LA FOTOGRAFIA
Ospiti della rassegna saranno tre fotografi diversi tra loro per approccio, tecnica ed espressività visiva.
8 maggio - Marc De Tollenaere
15 maggio – Edoardo Terren
22 maggio – Francesco Capponi
Ingresso libero per i soci dell’Associazione Frequenze Visive
Offerta responsabile di 2 euro per i non iscritti
Possibilità di tesserarsi in loco all’ingresso
Esplorazioni – Incontri ravvicinati con la fotografia
8-15-22 maggio 2019 ore 21.00
Sala polivalente | Via Veneto 2, Vigonovo (Ve)
www.frequenze-visive.it – info@frequenze-visive.it
Mercoledì 8 maggio – MARC DE TOLLENAERE
www.marcdetollenaere.com
Marc De Tollenaere è fotografo freelance e Leica Ambassador. La sua formazione fotografia inizia nel 2003 (su consiglio di Grazia Neri) con un grande maestro della fotografia italiana: Gianni Berengo Gardin.
Negli anni successivi è stato allievo di David Alan Harvey (Magnum Photos), Kent Kobersteen (storico photo editor del National Geographic), Bob Sacha (National Geographic), Antonin Kratochvil (ag. VII), Anders Petersen e Arno Minkkinen. Inoltre ha preso parte ad incontri e seminari con fotografi del calibro di Francesco Zizola, Ernesto Bazan, Bruno Stevens, oltre che con vari altri fotografi della Magnum: Alex Majoli, Paolo Pellegrin, Ferdinando Scianna. Dal 2006 collabora con la casa editrice Biblos, con la quale ha pubblicato due monografie: “Venezia ai confini della luce” nel 2007, andato esaurito in pochi mesi e adesso alla terza ristampa e “Gondole” nel 2009, presentato da Alvise Zorzi, oltre ad aver collaborato per vari libri fotografici della collana “Viaggio nelle Venezie”. Attualmente con la Biblos sta concludendo un progetto al lungo termine per la pubblicazione di un libro sul Veneto.
Nel 2007, dopo vari viaggi e reportages effettuati tra il 2003 e il 2005, ha pubblicato il libro “Calcutta” per la “Fratelli dimenticati” onlus.Autore segnalato al Day’s Japan World Photojournalistic Award nel 2005 grazie a un reportage sui “Bambini della città della gioia” di Calcutta.
Autore segnalato al concorso promosso dall’Associazione Nazionale Fotografi Professionisti 2008 con un lavoro sul “Treviso Christian Centre”, dove ha fotografato dal 2003 al 2008.Ha fotografato per Prada, Hangar Design Group, Bellitalia, Elle, Regione del Veneto, Caffè Florian (Venezia). Dal 2005 al 2008 è stato rappresentato dall’agenzia Grazia Neri di Milano. Dal 2007 è testimonial di marchi Manfrotto, Gitzo, Kata, National Geographic, con cui collabora per lo sviluppo e la messa a punto dei nuovi prodotti fotografici.Ha iniziato ad insegnare fotografia tenendo due conferenze al Photokina di Colonia nel 2008 e tiene corsi di fotografia sia in azienda che on-line per la Manfrotto School of Xcellence; dal 2008 inoltre insegna fotografia presso la libreria Marco Polo di Venezia. Dal 2009 ad oggi ha organizzato e tenuto workshops fotografici
in India, Nepal, Vietnam, Islanda, Turchia, Cambogia, oltre che a Venezia. Dal 2012 ha iniziato a tenere workshop fotografici per il marchio Leica e dal 2014 fa parte del ristrettissimo gruppo di fotografi scelti per essere i docenti del Leica Akademie.Ha esposto le sue foto al Photokina di Colonia 2008 e ha tenuto varie personali tra cui “Passion and Drama” al Photoshow di Roma nel 2010 e “Veneto, così vicino così lontano” a Bassano Fotografia 2011 presso il Museo Civico, insieme a Harry De Zitter e Douglas Kirkland.Nel 2013 insieme a decine di appassionati ha fondato a Venezia l’Associazione Fotografica Marco Polo di cui è attualmente il Presidente.
Mercoledì 15 maggio – EDOARDO TERREN
Edoardo Terren nasce a Mira nel 1945 e frequenta la fotografia amatoriale da oltre 30 anni. Imprenditore, dedica tutto il suo tempo libero alla fotografia: il suo tema preferito è la documentazione delle condizioni sociali della gente della propria terra, il Polesine, di cui racconta l’emigrazione, l’abbandono delle terre, la solitudine ma anche la caparbietà e la dignità.Partecipa dal 1978 a concorsi fotografici nazionali ed esteri ottenendo da subito riscontri positivi per le sue opere.Realizza nel 1990 il suo primo portfolio, “La Mia Gente”, documentando il suo tema preferito con dodici stampe litografiche in bianco e nero. Alla fine dello stesso anno la FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) gli conferisce L’Onorificenza di A.F.I (Artista Fotografo Italiano).Nel 2010 presenta nella sua città il Libro Fotografico dal titolo “La Mia Gente / Il Polesine” composto da 90 pagine, 148 foto b/n con testi in italiano e inglese del prof. Mario Poppi, di Toni Bisaglia, di Baracchini Caputi e del dott. Tabaro, al tempo segretario regionale alla Cultura. Il libro è stato catalogato e inserito in 120 Biblioteche delle province di Venezia, Rovigo e Ferrara.Alcune sue foto sono inoltre state pubblicate nel libro “Gualtiero Marchesi e la Grande Cucina Italiana”, presentato nell’aprile 2010 al castello Sforzesco di Milano.Le sue foto sul Polesine sono state proiettate, grazie alla collaborazione della città di Palermo e di Rai 3, nella rubrica “Scatti” della trasmissione “Mediterraneo”, andata in onda domenica 18/05/14 sul canale nazionale.
Nel 2015 ha ricevuto dall’allora Ministro dei Beni Culturali On. Franceschini sentite congratulazioni e stima per le belle immagini che raccontano il territorio del Polesine.
Numerose le sue mostre regionali in varie città d’Italia: Catania, Taormina, Reggio Calabria, Taranto, Roma, Perugia, Pesaro, Firenze, Bologna, Ravenna, Misano Adriatico, Mestre Ve, Gorizia, Trieste, San Benedetto del Tronto, Palermo, Marina di Carrara, Città di Follonica e Adria, Foggia, Pescara, Torino.
Le più recenti si sono tenute nel 2017 a Ferrara (Biblioteca G.Bassani) e a Cortona (Palazzo Mancini Sernini). Nel 2018 ha esposto all’Ospedale dell’Angelo a Mestre (Ve), e nell’ex Ospedale S. Rocco a Matera.
Mercoledì 22 maggio – FRANCESCO CAPPONI
francescocapponi.tumblr.com
Francesco Capponi nasce a Perugia dove vive tutt’ora. Studia scultura all’Accademia di Belle Arti e fin dagli anni di formazione lavora attraverso la contaminazione di vari linguaggi artistici tra i quali dà grande importanza alla fotografia, in primo luogo quella analogica e sperimentale.
La luce è il suo terreno di ricerca principale: Francesco indaga la fotografia nel suo significato primigenio di “disegno con la luce” e partendo da questo presupposto cerca e sperimenta nuove interpretazioni della tecnica, tentando di mantenere vivo e costante il dialogo tra antico e contemporaneo. In questa sperimentazione fotografica rientra fortemente anche la tridimensionalità caratteristica della scultura, che gli consente di trasformare o utilizzare i più svariati oggetti come apparecchi fotografici e di realizzare, autarchicamente, i propri apparecchi ottici: macchine fotografiche a foro stenopeico, camere obscure o lanterne magiche.
La contaminazione tra scultura e fotografia gli consente di unire il mezzo creatore all’immagine, in una reciprocità continua tra i due elementi che dialogano in un’unica opera. Nei suoi lavori più propriamente scultorei la sperimentazione passa talvolta attraverso l’inserimento di elementi cinetici o meccanici destinati ad alterare l’approccio all’opera da parte dell’osservatore.
Mescolando arti differenti, usando insieme tecniche antiche e moderne e non riuscendo a restare ancorato alle due dimensioni, Francesco prova a creare oggetti fuori dal tempo che incuriosiscano e vadano a toccare il lato onirico nascosto in chi li guarda.