13 ottobre 2018 ore 20.45
Voce narrante: Vasco Mirandola
Danza: Samuela Barbieri
Fotografie: Frequenze Visive
Musica e background video: Mattatoio5
“Si dice spesso che siamo quello che mangiamo, la musica che ascoltiamo, i libri che leggiamo, i film che vediamo. Forse alla fine ciò che siamo è la somma dei ricordi che vivono dentro di noi, stratificati nella memoria. La vita è un viaggio che si fissa nelle nostre rughe. E le rughe, non dimenticano, mai.” Silvia Pasquetto - Curatrice della mostra fotografica Fix Me
Fix Me nasce della collaborazione tra i Servizi Sociali del Comune di Vigonovo, Rindola Centro Medico Polispecialistico: Neurologia e Psicologia e l’associazione fotografica Frequenze Visive, che si sono posti l’obiettivo di dare voce alle persone affette da demenza, che ogni giorno incontrano nell’ambito del progetto Sollievo In.Te.SE.
In.te.s.e. punta alla costruzione di una Rete Sociale inclusiva per la Demenza e alla promozione di “Dementia Friendly Communities” con l’intento di diffondere consapevolezza sulle problematiche sociali della patologia e rinforzare azioni comunitarie di accoglienza e sostegno il cui cuore sono proprio le persone affette da demenza.
Il materiale raccolto ha dato vita prima alla nostra mostra omonima e successivamente ad uno spettacolo. Attraverso diari, lettere, esperienze dei fotografi, dei terapisti, e soprattutto delle persone affette da demenza e dei loro familiari, e anche fotografie, suoni, musiche, video, danza, lo spettacolo mette in scena il senso di perdita e lo smarrimento tipici di questa malattia, evocando la capacità innata dell’uomo di sopperire alla perdita con la tenacia dell’allenamento mentale, la passione dei propri cari e il lavoro di gruppo tipici dei percorsi riabilitativi utilizzati in terapia nel progetto Sollievo IN.TE.SE.
Quanta parte di noi risiede nei nostri ricordi?
Cosa succede se il processo che trasforma il nostro vissuto, le nostre esperienze, le nostre azioni in memorie si danneggia e i ricordi svaniscono, permangono solo a tratti, come macchie su un foglio? Lo spettacolo solleva delle domande, accoglie delle riflessioni, evoca e traduce dei mondi che ci riguardano intimamente.
Note sul linguaggio fotografico
La scelta della stampa in camera oscura non è casuale: il suo processo sembra evocare il funzionamento della nostra memoria. La fotografia si sviluppa e successivamente viene fissata grazie ad un procedimento chimico semplice ma allo stesso tempo affascinante. Possibili deviazioni dalla linearità del processo in camera oscura, siano esse errori o imprevisti, possono far sì che alcune parti dell’immagine non fissate si deteriorino fino a diventare una massa confusa e a svanire.
A un livello ancora più profondo e simbolico, il racconto si snoda nella successione tra il pieno e il vuoto d’immagine, tra inquadratura larga e il dettaglio. Simbolicamente tale successione mima l’alternanza tra una memoria che c’è e non c’è, tra un prima – in cui esistono parole e nomi che definiscono persone, oggetti e luoghi – e un dopo – dove ci si perde, all’improvviso, dentro dettagli di cui a volte “scappa” il nome.
INFO
Sabato 13 ottobre 2018
Sala Europa – Via Dante A. 8, Taglio di Po (RO)
INGRESSO GRATUITO
ore 20.30 Saluto delle Autorità
Presentazione della serata e del Centro Sollievo
Marinella Mantovani – Presidente Officine Sociali
Finotti Dr. Luciano – Responsabile Centri Soliievo ULSS5
Dott.ssa Chiara Cosmo – Associazione Impresa Sociale Rindola
ore 20.45 Inizio spettacolo
Evento organizzato da: ULLS5 Polesana, Officine Sociali Associazione di promozione sociale, Progetto Sollievo Regione Veneto
In collaborazione con: Comune di Taglio di Po, Associazione NOI Oratorio San Francesco, Auser volontariato Taglio di Po, Comune di Vigonovo, Frequenze Visive, Mattatoio5
Artwork: Doris T Dada