FREQUENTAZIONI 2019 – Mostra fotografica collettiva
25-26-27 Gennaio 2019
Sala Polivalente del comune di Vigonovo, via Veneto 2 – Inaugurazione venerdì 25.01.19 / h. 18.00
Frequenze Visive presenta FREQUENTAZIONI 2019, la mostra che raccoglie i lavori di Paolo Mancarella, Gabriele Compagni, Maria Novello, Michele Vanuzzo, Riccardo Minetto, Carlo Bombonati che hanno partecipato al corso IL (TUO) PROGETTO FOTOGRAFICO, a cura della fotografa professionista Silvia Pasquetto.
Una foto ben riuscita capita, ma fare un passetto in più, uscire dalla zona confort e raccontare una storia con le proprie foto non è per niente facile. Il percorso è durato 8 mesi: ci sono stati momenti di sconforto per la paura di dover ricominciare da capo, ma alla fine i nostri 6 fotografi hanno raccontato le loro storie fatte di fotografie e di emozioni.
PAOLO MANCARELLA – INCONTRI CHE FANNO RIFLETTERE
Paolo. Il pittore fotografo del gruppo. E’ impressionante quanto tutto ciò che siamo si rifletta nelle fotografie che facciamo. Già da subito Paolo aveva chiaro che voleva parlare della sua Chioggia e l’ha fatto raccontandola con una sensibilità propria. Una Chioggia liquida a cavallo tra sogno e realtà, che si scioglie, si destruttura, si semplifica, si astrae, diventando concetto e colore puro. Solo una persona che dipinge poteva arrivare a raccontarla così. E noi vedendo la progressione del suo lavoro ci siamo lasciati incantare e rapire.
Biografia Paolo Mancarella
63 anni, medico. La passione per la fotografia nasce, più di 30 anni fa, a casa di un amico, osservando la magia di un’immagine che si forma dal niente dentro una bacinella di sviluppo sotto una fievole luce giallo verde. Prima che un fotografo è sempre stato un pittore: ama l’impressionismo, “il mito dell’artista ribelle alle convenzioni, l’interesse rivolto al colore piuttosto che al disegno, la prevalenza della soggettività dell’artista, delle sue emozioni”. La macchina fotografica diventa quindi uno strumento più veloce del pennello per fermare un’impressione, una sensazione, una gamma di colori.
GABRIELE COMPAGNI – L’ALTERNANZA TRA I MOMENTI E LE PAROLE
Gabriele è un fotografo strutturato. Si cimenta con un genere mai sperimentato, scoprendo che l’autoritratto è un genere difficile se si vuole essere veri e non fare della pura ricerca estetica e tecnica. Sperimenta in tante sessioni, con tanti approcci, partendo dalle “belle fotografie” per arrivare ad una visione essenziale e spoglia. Qui avrete l’occasione di vedere il percorso di un’anima inquieta affamata di trovare se stessa dentro la fotografia. Ora che il suo progetto sarebbe pronto per partire davvero, possiamo con forza affermare che comunque è più importante il viaggio che la destinazione, perché è il processo di scoperta che ci trasforma davvero, indipendentemente da dove si volesse arrivare.
Biografia Gabriele Compagni
Nasce e cresce a Verona. Ha sempre avuto una forte inclinazione per la ricerca di forme artistiche che lo rappresentassero e per il viaggio. Sin da subito la macchina fotografica è stato uno strumento a lui congeniale, ma da scoprire. Sente che il progetto in autoritratto è stato un passaggio chiave per la strada futura!
MARIA NOVELLO – TI SENTO
La famiglia. La nostra radice. Ognuno la sua, non sempre perfetta o quella che avremmo voluto noi. Per questo progetto, Maria si è spinta in mare aperto, utilizzando un linguaggio visivo desueto per lei, quello della fotografia d’archivio e del collage. Mescolando immagini proprie, ritagli di giornale e fotografie della vita di altri, Maria produce un diario molto intimo, personale, che diventa però da subito universale, dove ognuno può trovare pezzi di sé e della propria vita.
Ci è arrivata alla fine Maria ad essere la donna colta e realizzata che è. Si è rimesso insieme lo specchio rotto, tra colla e forbici, perché questa è la fotografia che cura e aggiusta.
Biografia Maria Novello
Comincia a fotografare nel 2010. Frequenta corsi con vari insegnanti tra cui Francesco Danesin, Giampaolo Romagnosi e Ferdinando Fasolo del Gruppo Mignon di Padova, Francesco Lopergolo, Prosdocimo Terrassan e Moreno Segafredo, Sara Munari, Marco Monari, Vanda Biffani, Giulio Di Meo, Gianni Gardin Berengo con Denis Curti, Silvano Bicocchi, Umberto Verdoliva, Oliviero Toscani, Alberto Buzzanca, Settimio Benedusi, Vinicio Drappo, Monika Bulaj, Silvia Pasquetto. Partecipa alle attività di gruppi o circoli che si interessano di fotografia (tra cui Fotoclub Padova, Circolo Fotografico Berico, Gruppo Fotografico La Barchessa Limena, Frequenze visive Vigonovo). Le sue ricerche hanno come riferimento la semplicità di azioni, oggetti, persone, natura, nei contesti in cui vive o nei luoghi nei quali si trova durante viaggi in camper. E’ affascinata daI luoghi in cui il silenzio è rotto solo dal rumore del vento e dove si ha la sensazione di infinito, di bellezza e la percezione di essere in un posto unico al mondo. Si occupa di fotografia documentaristica, reportagistica, di strada o astratta con un particolare interesse, nell’ultimo anno, alla fotografia intesa come strumento di percorsi introspettivi.
MICHELE VANUZZO – DAYDREAMING
Michele è un fotografo di grande inquietudine artistica, curioso come pochi e affamato di cose belle. Il suo racconto di strada stavolta si fa rarefatto e onirico, partendo da una realtà che viene trascesa a sogno grazie ai suoi occhi e dove il bambino interiore diventa allo stesso tempo osservatore e osservato nelle inquadrature che qui potete vedere.
Un lavoro bellissimo e di rara sensibilità, che ci allontana dalla street photography accademica per trascinarci in un mondo di sogno senza spazio e tempo.
Biografia Michele Vanuzzo
Comincia a fotografare abbastanza presto, quando il padre gli mette in mano la sua Voigtlander per le foto di famiglia e gli dice semplicemente “fai tu”: solo molto più tardi realizzerà che si tratta di una vera e propria passione. Per un periodo, fa da assistente ai matrimoni per un fotografo, consolidando l’attitudine a cogliere l’attimo. Crescendo, continua a scattare e, divorando libri e riviste specializzate, la sua sensibilità si sviluppa ulteriormente grazie alla propensione a catturare emozioni, bellezza e originalità nel quotidiano. Usa il viaggio come strumento di ricerca di stimoli e contesti sempre nuovi: cammina, esplora facendosi guidare dall’istinto in attesa di essere al posto giusto nel momento giusto.
Il suo obiettivo è riuscire a fermare “quel” particolare istante, quello che farà provare delle emozioni ad altre persone nel guardare quell’immagine; non necessariamente le sue, ognuno le proprie.
RICCARDO MINETTO – MICROCLUSTER
Rock. Una chitarra. Anzi molte chitarre. Fuoco che brucia. Ecco cos’è la spinta iniziale di Riccardo: un amore smisurato e immenso per la musica e la chitarra soprattutto.
Oggetto-soggetto, questo non è solo uno strumento per tutti i chitarristi là fuori, è una entità con cui si dividono molte ore, con moltissimo contatto fisico, catalizzatore e ponte tra il dentro e il fuori. Riccardo ce la racconta la sua relazione feticista (cito parole testuali) con la chitarra, con la musica e con il fuoco che brucia. Perché la fotografia ci riassume in ogni nostro risvolto, non solo visivo.
Biografia Riccardo Minetto
Nato a Padova nel 1981, cresciuto ascoltando i vinili dei Pink Floyd del padre e affascinato dagli strumenti musicali, comincia a suonare la chitarra all’età di 13 anni. A 15 anni forma il suo gruppo che lo vedrà impegnato in surreali concerti nei patronati del padovano. Parallelamente si iscrive alla scuola di grafica pubblicitaria dove viene a contatto con la fotografia analogica e la camera oscura. Diplomatosi a pieni voti lavora tutt’oggi come grafico pubblicitario freelance. Nel frattempo cresce anche la passione per la chitarra che lo porta ad avere una piccola collezione di strumenti che ama e tiene con cura maniacale. Dopo alcuni anni latitanza, ritorna anche la mai sopita passione per la fotografia, che lo porta a riscoprire un mondo che nel frattempo è molto cambiato. Attualmente divide il suo tempo tra lavoro, foto, musica e la sua bellissima famiglia.
CARLO BOMBONATI – LA LUCE INVISIBILE
Carlo. Bravissimo fotografo. E poi il suo metodo. E poi la sua curiosità. E poi la sua caparbietà.
Un progetto noir, il suo, che attinge direttamente alla stage photography e a un immaginario da film horror, di cui forse qui abbiamo la possibilità di vedere frames.
Un uso della luce consapevole e lucido, rendono questo lavoro una finestra aperta su uno scenario variegato di sentimenti da cervello rettile, facendolo in maniera elegante, raffinata e mai banale.
Lo sapevamo già dall’inizio che non avrebbe tradito le nostre aspettative.
Biografia Carlo Bombonati
Nasce a Padova nel 1980. Dopo un’infanzia divisa tra Padova e Livorno, segue gli studi scientifici che lo portano ad ottenere prima la laurea e poi il dottorato in fisica. Dopo il post-doc entra nel modo dell’industria come Business Intelligence Analyst. Inizia a fotografare per non dover interagire con le persone durante le feste. Dopo anni di pratica più o meno assidua, gabella di aver imparato a far foto, senza esser troppo creduto. Nonostante ciò, persiste, con formidabile accidia, a smanacciare con apparecchiature fotografiche nella vaga speranza che ne esca qualcosa di decente.
INGRESSO LIBERO
Orari di apertura della mostra e programma:
Venerdì 25
dalle 18.00 alle 20.00: Inaugurazione
Sabato 26
dalle 9:30 alle 12:30
dalle 15:30 alle 18:30
Domenica 27
dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 18:30: Expose Yourself, un nuovo modo di intendere la lettura portfolio, un format di Simona Guerra e Lisa Calabres