FREQUENTAZIONI – Mostra fotografica collettiva
4 marzo – 2 aprile 2023
La Castellina, presso il Parco di Villa Dalla Pasqua – Via Belfiore 38 Pramaggiore (VE)
Inaugurazione sabato 4 marzo 2023 ore 15.00
Frequenze Visive in collaborazione con il Comune di Pramaggiore presenta FREQUENTAZIONI, la mostra che raccoglie i lavori di Alberto Ciprian, Andrea Zadro, Carmen Auriemma, Chiara Cecchin, Helena Sudulic e Luigi Bruni, che hanno partecipato al corso Il (TUO) progetto fotografico, a cura della fotografa professionista Silvia Pasquetto.
Frequentazioni è il racconto di un percorso di crescita personale e fotografica di un gruppo di autrici e autori. La matrice su cui sono stati costruiti questi progetti è stato il periodo pandemico; la difficoltà principale che li ha contraddistinti è stata la fatica di tenere alta la motivazione per quasi due anni, con un lockdown e una pandemia globale in corso.
Un gruppo di progetti fortemente introspettivi, specchio di un’epoca di implosione interna e sociale, che indaga diverse dinamiche interiori; ognuno con uno stile preciso e con un proprio tono visuale perché diversa l’anima che lo veicolava.
INGRESSO LIBERO
www.frequenze-visive.it - info@frequenze-visive.it
Orari di apertura della mostra e programma:
Sabato 4 marzo
ore 15.00 > Apertura Mostra - Inaugurazione
ore 15.30-17:30 > Visite guidate alla mostra
> Ritratti di Luce pennellata gratuiti per tutti i presenti a cura di Helena Sudulic.
Domenica 5-12-19 marzo
Ore 14.30-17.30 > Apertura Mostra
Domenica 26 marzo
Ore 14:30-17:30 > Apertura Mostra
Ore 14.30-16.00 e 16:00-17:30 Cianotipia!
Laboratorio fotografico per bambini e adolescenti dai 6 ai 17 anni a cura di Alberto Ciprian.
https://ac-photos.art
Posti limitati – Prenotazione consigliata!!
biblioteca@comune.pramaggiore.ve.it - tel. 0421 200637 cell. 340 2218560
Il costo del laboratorio è di euro 5 a persona.
Sabato 1 aprile
Ore 15:30-18:30 > Apertura Mostra
Domenica 2 aprile
Ore 15:30-18:30 > Apertura Mostra
Ore 15:30-18:00 > Effetti speciali - Laboratorio per bambini dai 6 anni a cura di TVO
Prendendo una foglia modello, consoceremo alcuni effetti artistici strabilianti da imprimere su carta come fosse una pellicola: delicati e onirici, adatti a rappresentare la natura che ci circonda con la pittura.
Posti limitati – Prenotazione consigliata!!
biblioteca@comune.pramaggiore.
I progetti in mostra a FREQUENTAZIONI
ALBERTO CIPRIAN – STANZA 2/4
Una condizione che ci caratterizza come esseri umani è quella della ripetizione: uno stato che per il bambino è rassicurante, per l’adulto può essere disturbante. Tutti abbiamo fatto esperienza di qualcosa che ciclicamente torna e di cui non ci riusciamo a liberare: un pensiero ossessivo, una modalità o un comportamento, una tipologia di persona. In questa stanza, in un non-tempo e in un non-luogo, riaccade ogni volta nello stesso modo. Una storia fatta da un susseguirsi ciclico di frame visivi che confondono l’osservatore e lo tengono in uno stato teso, sospeso e mai risolto.
https://instagram.com/alberto_
Alberto Ciprian è una mente analogica che vuole esprimere se stesso attraverso la fotografia.
Dal 2017 ricerca il proprio stile espressivo sperimentando con materiali fotosensibili la restituzione di un’immagine autentica e permeata della propria visione.
Si dedica alla stampa Fine Art e alle antiche tecniche per riprodurre su un supporto fisico un’istante effimero ormai spesso relegato in un piccolo schermo luminoso.
Sempre disponibile a condividere le proprie conoscenze e collaborare con fotografi e artigiani per appassionare nuove menti e attrarre al mondo della fotografia materica.
ANDREA ZADRO – BORN-out
Il bianco e il nero, le due polarità, nette separate e mai mescolate. Cosa succede se uno sguardo arrabbiato si mette a produrre immagini? La vita a volte richiede un gusto visivo deciso per essere raccontata. Ecco la storia di una rinascita che brucia dalle ceneri, di un fuoco devastante che prima aveva distrutto ogni cosa. E poi il bianco che appare troppo abbagliante perché sei stato troppo tempo al buio e l’occhio si deve riabituare alla luce. Un lavoro di grande tensione che ci porta in un mondo intimo e di grande intensità.
https://instagram.com/
Classe ’75, inizio a fotografare “a caso” con una macchina rubata (a mio padre) evolvendomi quando mi regalano un’analogica moderna con la quale comincio a fotografare un pò meno a caso. Abbandono la fotografia all’inizio dell’era digitale: troppo facile, mi sento tradito. Nel frattempo la fotografia cambia infischiandosene del vile tradimento, ma dopo alcuni anni conosco casualmente una fotografa che “a caso” non fotografa e che riaccende in me l’interesse solo sopito. Riparto facendo pace con il digitale, senza trascurare il primo amore. Alla costante ricerca della buona foto, sentendo l’esigenza di nuove sfide, voglio provare a raccontare storie più complesse, scoprendo nelle serie fotografiche un ulteriore coniugazione del fotografare che consolida l’idea che fare foto è, per me, soprattutto un viaggio introspettivo attraverso le immagini, le persone che incontro e le sensazioni che provo.
CARMEN AURIEMMA – “ConNessi”
Essere una donna. Essere in relazione. La complessità. Il legame e la perdita. Il filo rosso.
Un progetto di autodeterminazione, di rabbia ma anche di ripresa in mano della propria femminilità e condizione. Un lavoro a flusso di coscienza che chiede di essere osservato con cura, per farci perdere nei dettagli e poi farci ritrovare nella vista d’insieme. Una composizione viscerale e istintiva, a tratti segmentata che riflette a specchio la personalità e la sensibilità dell’autrice. E’ la storia del caos che se lo sai mettere in ordine, almeno un po’, ridona centratura ed equilibrio prima di riperderlo nuovamente.
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Sognatrice ed introspettiva probabilmente già dal grembo materno, cresciuta srotolando pellicole per diletto con delle piccole analogiche, spesso anche usa e getta.
A 31 anni riceve in dono la prima reflex e sperimentando apprende la tecnica e il mezzo espressivo ricercando la magia di “cosa, come, perché” nello spazio dell’inquadratura, di un singolo scatto.
L’intuizione la lega con continuità al fluire della fotografia nella ricerca dosata del proprio punto di vista espressivo. La macchina fotografica diventa il suo “medium”.
Nel 2018 ha la fortuna di apprendere da un Maestro le basi della narrativa visuale sui cui oggi si concentra maggiormente.
CHIARA CECCHIN – IL CIELO IN UNA STANZA
La morte rimane l’esperienza umana più difficile da integrare nella nostra cultura e nelle nostre vite. In questo progetto, il dolore di una partenza si trasforma in una carezza delicatissima. Il buio diventa riflessione luminosa sul senso di esserci e del non esserci più, del dovere partire ma di dovere lasciare tutto ciò che è materiale qui. C’è ancora vita nelle cose che restano grazie all’amore di chi è qui e ricorda. La fotografia ora liberata dai propri confini fisici diventa un messaggio su una cartolina affrancata che veicola verso l’alto il sentimento e lo trasforma.
https://instagram.com/
Padovana, 28 anni. Eternamente in bilico tra un lato razionale/scientifico e uno emotivo /artistico. Quella di trovare nuovi modi di esprimermi è stata una ricerca iniziata fin dai primi anni dell’adolescenza, come sfogo per la mia grande sensibilità emotiva. Partendo dal disegno, sono poi approdata alla fotografia, anche a “compensazione” degli studi scientifici.
In fotografia ho un approccio molto impulsivo e istintivo. Prediligo la fotografia di ritratti e mi appassionano i dettagli, i particolari, le piccole cose che spesso sfuggono ad un primo sguardo. Anche se è iniziato come un’economica alternativa all’impiego di modelli, l’autoritratto è poi diventato per me un vero e proprio strumento di indagine personale.
HELENA SUDULIC – SPIRITI CONGIUNTI
La fotografia è un linguaggio multistratificato che consente di fare attività di pensiero e, allo stesso modo, di usare le mani e la creatività nell’azione salvifica del “fare”. Ne nasce un viaggio visivo ironico e acuto, conseguenza di una grande necessità interiore dell’autrice, che ci accompagna tra i fantasmi che vivono nella testa e che non ci lasciano mai. Un grande atto psicomagico universale per guardare in faccia, con un sorriso, tutti i nostri mostri, esorcizzare le nostre paure e prendere per mano l’uomo nero che vive sotto il nostro letto.
https://instagram.com/helena.
Helena con H della casa Sudulic.
Nata dalla terra rocciosa istriana.
L’ultima del mio cognome.
Regina delle scelte di vita discutibili, l’empatia struggente e dei nuovi inizi.
Signora della vita in campagna con la metropoli nel cuore.
Protettrice delle donne, i bambini e gli animali tutti (tranne le rane, blah)
Principessa delle fotografie e i viaggi mentali.
Khaleesi del… (mi piacerebbe).
La “rotta” ma non spezzata, la non precisa, la non puntuale…
La madre “draghessa” dei due figli maschi, due cani e una cavalla.
Regina di “da domani dieta”.
Distruttrice di ogni buona indicazione su come iniziare, sviluppare e
portare a termine un progetto fotografico.
LUIGI BRUNI – LOCK UP
Esserci con intenzione in questa epoca di fragilità è una sfida per tutti. Un progetto che diventa viaggio interiore e ascolto sensibile delle contraddizioni e delle incertezze del nostro tempo, riflesse inevitabilmente sulla vita dei singoli. Un racconto visuale che è memoria universale di ciò che sembra alle spalle e che ancora ci minaccia. Un invito a tornare alle nostre origini, a non dimenticare che siamo parte di un tutto che ci accoglie e nonostante tutto, sostiene.
Una ricerca verso la libertà, che avevamo dato per troppo tempo scontata.
https://instagram.com/ggbruni
Per vocazione amo le immagini e amo immaginare.
Amo da sempre girare e osservare di nascosto, con discrezione, alla ricerca di punti di equilibrio precari, sensibile al richiamo di un’estetica che sa di sorpresa e meraviglia, attratto da geometrie in simbiosi con l’essere umano, a caccia di anime nascoste dietro sguardi senza nome.
Ciò che riprendo è frutto di momenti di intimità che non aspirano necessariamente a essere compresi o condivisi ma anelano solo a fare indugiare un attimo, a dare uno spunto per riflettersi con nuova prospettiva, come da uno specchio inclinato, prima di proseguire oltre.