Salotto letterario: Così presente, così invisibile di David Campany
Lunedì 6 maggio 2019 ore 21.00
Se finora avete sempre trovato una scusa per non leggere libri, noi vi diamo l’opportunità per iniziare a farlo. La fotografia è cultura e poter condividere con altri impressioni, dubbi, riflessioni è il metodo migliore per superare la pigrizia e diventare fotografi più colti e consapevoli. Il prossimo incontro, condotto da Silvia Pasquetto, sarà “Così presente, così invisibile – Conversazioni sulla fotografia” di David Campany, Edizioni Contrasto. Appuntamento lunedì 6 maggio alle ore 21.00, presso la sede di Frequenze Visive in Via Montale 1, Vigonovo (Ve)
FIGO! VOGLIO VENIRE ! COME FUNZIONA ? Leggi il libro o vieni a sentire le impressioni di chi lo ha letto. Non basta solo scattare per crescere. La fotografia è filosofia, è riflessione, è un insieme di storie incredibili e di scatti stupefacenti che per essere compresi meglio non possono prescindere dal leggere.. Vogliamo sentire la tua voce! Ognuno può dare un prezioso contributo con la propria testa!
Ti aspettiamo!!!!!! INGRESSO LIBERO con tessera associativa in corso di validità
Descrizione: In questo volume sono raccolti gli incontri fatti da David Campany con artisti di fama mondiale sulle loro diverse varie fasi creative e sul loro rapporto con il mezzo fotografico. Dalle riflessioni filosofiche alle dichiarazioni semplici e al tempo stesso disarmanti di Stephen Shore, al confronto con William Klein in quanto artista, fotografo e regista al tempo stesso; dall’interesse di Susan Meiselas a mantenere tutti i suoi progetti sempre vivi con una particolare attenzione ai diversi contesti in cui oggi possono essere veicolati – libri, mostre, pagine di riviste, siti web –, all’indagine di Jeff Wall sulla fotografia in quanto “immagine” e “documento”. Queste 14 conversazioni vanno oltre la semplice intervista, rivelano le complesse relazioni tra arte e fotografia, fotografia e mondo, tra parola e immagine. Ogni fotografo ha affrontato la questione dal proprio punto di vista e proprio per questo le testimonianze risultano estremamente varie e diverse tra loro: a volte sono tecniche, a volte filosofiche o estetiche, sociali o una combinazione di tutti questi aspetti. Mettendo insieme le diverse voci, Campany è riuscito a ottenere una buona definizione di fotografia, una definizione che funziona, nonostante le contraddizioni e i paradossi.