Ritorna il Salotto letterario !!
Se finora avete sempre trovato una scusa per non leggere libri, noi vi diamo l’opportunità per iniziare a farlo. La fotografia è cultura e poter condividere con altri impressioni, dubbi, riflessioni è il metodo migliore per superare la pigrizia e diventare fotografi più colti e consapevoli.
Il prossimo incontro, condotto da Silvia Pasquetto, sarà “Della fotografia senza soggetto” di Mario Costa.
FIGO! VOGLIO VENIRE ! COME FUNZIONA ?
Leggi il libro o vieni a sentire le impressioni di chi lo ha letto.
Prenotazione OBBLIGATORIA info@frequenze-visive.it
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Non basta solo scattare per crescere. La fotografia è filosofia, è riflessione, è un insieme di storie incredibili e di scatti stupefacenti che per essere compresi meglio non possono prescindere dal leggere..
Vogliamo sentire la tua voce!
Ognuno può dare un prezioso contributo con la propria testa!
Vogliamo sentire la tua voce!
Ognuno può dare un prezioso contributo con la propria testa!
Ti aspettiamo!!!!!!
Appuntamento lunedì 18 gennaio 2020 alle ore 21.00, on line sulla pagina Facebook di Frequenze Visive.
Appuntamento lunedì 18 gennaio 2020 alle ore 21.00, on line sulla pagina Facebook di Frequenze Visive.
Puoi iscriverti mandando una mail a info@frequenze-visive.it, riceverai il link per partecipare in diretta.
Descrizione
Che cosa significa estetizzare un oggetto tecnologico? E poi, più ancora, che cosa significa estetizzare un oggetto neotecnologico? L’estetica ha elaborato le sue categorie riferendosi e fermandosi agli oggetti tecnici e si è rivelata del tutto inadeguata a pensare l’estetica degli oggetti tecnologici e ora neotecnologici. Essa ha creduto di poter applicare agli uni e agli altri le stesse categorie elaborate per gli oggetti tecnici ed è, ovviamente, arrivata alla conclusione della non, o imperfetta, artisticità ricavabile dagli uni e dagli altri. Già le polemiche, subito iniziate e mai sopite, sulla questione se la fotografia debba essere considerata un’arte a pieno titolo, lo provano ampiamente. In effetti si trattava semplicemente, ma non tanto, di capire che le tecnologiche della estetizzazione non sono omogenee e che l’artista, l’opera, la fruizione e tutta la costellazione di concetti a essi legata, si configurano ogni volta in maniera discontinua e radicalmente diversa. Gli oggetti estetici riescono a essere effettivamente tali solo nella misura in cui le tecnologiche sulle quali si fondano vengono effettivamente attivate ed estetizzate nel modo che è loro proprio, e la maniera migliore per farlo è quello di eliminare il più possibile da essi il soggetto e il significato.
Che cosa significa estetizzare un oggetto tecnologico? E poi, più ancora, che cosa significa estetizzare un oggetto neotecnologico? L’estetica ha elaborato le sue categorie riferendosi e fermandosi agli oggetti tecnici e si è rivelata del tutto inadeguata a pensare l’estetica degli oggetti tecnologici e ora neotecnologici. Essa ha creduto di poter applicare agli uni e agli altri le stesse categorie elaborate per gli oggetti tecnici ed è, ovviamente, arrivata alla conclusione della non, o imperfetta, artisticità ricavabile dagli uni e dagli altri. Già le polemiche, subito iniziate e mai sopite, sulla questione se la fotografia debba essere considerata un’arte a pieno titolo, lo provano ampiamente. In effetti si trattava semplicemente, ma non tanto, di capire che le tecnologiche della estetizzazione non sono omogenee e che l’artista, l’opera, la fruizione e tutta la costellazione di concetti a essi legata, si configurano ogni volta in maniera discontinua e radicalmente diversa. Gli oggetti estetici riescono a essere effettivamente tali solo nella misura in cui le tecnologiche sulle quali si fondano vengono effettivamente attivate ed estetizzate nel modo che è loro proprio, e la maniera migliore per farlo è quello di eliminare il più possibile da essi il soggetto e il significato.