25 gennaio 2020
Frequenze Visive, con il patrocino del Comune di Vigonovo e con la collaborazione del Comune di Piove di Sacco, presenta:
Viaggio (di sola andata) ad Auschwitz – Fotografie di Toni Baruffaldi
“Se mi fossi recato ad Auschwitz prima del 2003, anno in cui acquistai la mia prima macchina fotografica digitale, non avrei avuto dubbi sulla scelta della pellicola da portare con me: rigorosamente Bianco/Nero. Ma dopo aver visitato quel Museo (perché di questo si tratta e così esso si propone) non ho avuto dubbi sull’operazione: non avrei modificato i files originali. Le stanze che avevo visitato erano esattamente così, a colori. E proprio così erano i cortili, le baracche, le torrette di guardia, le valigie, le scarpe, le protesi, gli occhiali, i pagliericci, i dormitori, le celle di detenzione, le stanze degli avvelenamenti, le camere a gas, i forni crematori: questo tragico cosmo, che avevo appena visto e che videro gli internati di allora, era a colori, seppure con i colori della morte.
Con l’inserimento, in alcune mie fotografie, di immagini realizzate nel medesimo contesto sia dai feroci aguzzini e sia dalle truppe militari al momento della liberazione dei campi di sterminio, ho inteso ridurre il divario temporale e oggettivo delle due realtà, divario che una visione frettolosa del Museo non aiuta a risolvere.
Una scelta fotografica azzardata, ma dettata dall’auspicio che essa si aggiunga alle tante, ma non ancora esaustive, riflessioni su quella che fu l’immane tragedia dell’Olocausto”.
Toni Baruffaldi
Villa Zanon (Municipio) – Via Veneto, 2 – Vigonovo (VE)
dal 25 Gennaio al 29 febbraio 2020
Inaugurazione:
Sabato 25 gennaio ore 17:30 con proiezione audiovisivo di Giampaolo Solinas
Orari di apertura: lunedì > sabato 10:30-13:00 / giovedì 10:30-13:00 e 15:00-18:00
Ingresso gratuito
Per visite guidate: 339 6566899
Si ringrazia il Comune di Piove di Sacco, proprietario dei pannelli fotografici esposti, per aver consentito la realizzazione di questa Mostra
Biografia
Toni Baruffaldi (1941) vive a Piove di Sacco (PD); è tra i soci fondatori del fotoclub “3B” di Brugine e del fotoclub “Chiaroscuro” di Piove di Sacco. I suoi primi scatti risalgono alla fine degli anni ‘60.
Nel 1978 si iscrive al primo fotoclub di Piove di Sacco (il “Diego Valeri”) e per diversi anni stampa personalmente le sue foto in Bianco e Nero. Registra i suoi frequenti viaggi, il lavoro degli artigiani, gli ambienti rurali della Saccisica, i grandi eventi (l’Irpinia terremotata, la strage alla stazione di Bologna, l’Umbria e le Marche del dopo terremoto).
Successivamente, documenta l’attività di alcuni artisti del suo territorio, tra i quali il pittore Silvano Rampin e il compianto scultore Stefano Baschierato, che fu uno dei fondatori del Gruppo Artisti della Saccisica.
Nel 1999, su invito del Comune di Padova, nella mostra Foto di Cronaca presenta 60 immagini, tutte incentrate sull’uomo colto nei suoi atteggiamenti più espressivi: per strada, sul lavoro, tra le rovine di un paese terremotato, in una vecchia casa rurale, nel foyer di un Conservatorio.
Col colore realizza alcuni reportage, di viaggio (Hong Kong e Pekino, 1985), o sulla Natura, spesso quella meno spettacolare (Giochi d’acqua) o più misteriosa (Gli Affreschi della Val Noana).
In Bianco e Nero: Luci di Sardegna; Paesaggio Interiore. In questa sequenza Baruffaldi interviene sull’immagine digitale cercando di mettere in luce la specificità onirica, spesso molto ben celata, della fotografia scattata.
Nei suoi ultimi lavori prevalgono le indagini sociologiche (Passato, Presente… Futuro?) o di impegno civile (Viaggio ad Auschwitz) e (Tracce e Segni poetici del Tempo), con immagini mai finalizzate a soddisfare i soli canoni estetici.
Ha esposto in diverse mostre personali e collettive.
Dal 2001 fa parte del Gruppo Artisti della Saccisica, sia nella sezione Arti visive e sia in quella Letteraria.
In molti dei suoi lavori i protagonisti sono l’uomo, il suo ambiente, la dignità del fare e la grandezza del vivere.
Mostre e Fotolibri: Stefano Baschierato scultore (1999); Foto di cronaca (1999); Giochi d’acqua (2001); Silvano Rampin, tavolozze di colori (2003); Luci di Sardegna (2004); Paesaggio interiore, mito e realtà (2007); Passato, Presente … Futuro? (2013); Viaggio (di sola andata) ad Auschwitz (2015); Tracce e Segni (poetici) del Tempo (2017).
Calendari: Baschierato (2004); Frammenti di Viaggio (2005); Il lavoro dell’uomo (2006).